Mamme Reloaded, intervista a Cristina Interliggi
Ciao a tutti!
Eccoci, come promesso, con la prima intervista di “Mamme Reloaded”, una nuova rubrica in cui racconteremo, attraverso testimonianze di mamme-amiche di Timoteo, come si può dare una svolta alla propria vita dopo la maternità, portando avanti un progetto lavorativo importante e al tempo stesso conciliando gli impegni professionali con quelli famigliari.
Buona lettura!
Prima di tutto vorrei ringraziare Timoteo e te, Francesca per l’ospitalità. Mi chiamo Cristina, ho 35 anni e sono la Community Manager di Networkmamas un sito, in fase di progetto, che vuole diventare il punto di riferimento per tutte quelle mamme lavoratrici che hanno competenze professionali di qualità che possono essere fornite tramite consulenze online, della durata di 15, 30, 60 minuti. In qualsiasi momento della giornata, senza il vincolo di orari fissi, ma basandosi solo sulla disponibilità.
Quando e perché hai deciso di dare una svolta alla tua vita professionale?
Dopo la nascita della mia seconda bimba, Flora di 10 mesi, ho preso coscienza dell’impossibilità di trovare lavoro. Lavoro che avevo perso ormai 5 anni fa contestualmente alla nascita di Viola, la primogenita. Ho sempre fatto grafica e webdesign ma con una e poi con due bimbe, non sono più riuscita a trovare un lavoro continuativo. Quindi, insieme al mio compagno ho pensato a Networkmamas decidendo di inventarcelo questo lavoro… Molte donne ricche di capacità e talento vengono considerate un peso dopo la nascita di un figlio… Noi crediamo che le donne abbiano energie e capacità per raggiungere la propria realizzazione professionale conciliandola con la vita familiare.
È stato un cambiamento radicale?
No, si tratta di un cambiamento valutato e maturato nel tempo passato a casa con le mie bimbe, a pensare in che modo far quadrare i conti. Forse meno traumatico che per altri, visto che ho lavorato spesso a casa da freelance e questo mi ha permesso di non sentirmi spaesata e confusa fuori dal mio ex-ufficio.
Quali sono i pro e i contro della tua nuova attività?
I pro sono la possibilità di organizzarmi autonomamente, lavorare di notte piuttosto che di giorno, conciliando così la presenza delle bimbe con le necessità professionali. I contro sono l’insicurezza di questa fase di partenza in cui ci sono ancora molte incognite sul futuro del progetto e l’impossibilità di mettere completamente da parte il lavoro che sta sempre nei pensieri, domenica compresa.
Con il nuovo lavoro, riesci a gestire meglio i ritmi familiari? Se sì, per quale motivo?
Tutto ruota intorno alle bimbe e al loro benessere… il lavoro del mio compagno ed il mio, si adattano ai loro tempi ed esigenze. Poi magari mi ritrovo ad accendere il computer a mezzanotte, ma non essere obbligata a fare orari standard, ha migliorato la gestione e la serenità familiare.
Un consiglio che daresti, sopra ogni altro, alle mamme che desidererebbero compiere un passo importante come il tuo?
Consiglierei loro di creare ed usufruire di una fitta rete di aiuti familiari e non. Con dei bambini, è necessario imparare a delegare e a farsi aiutare. Indispensabili poi, la caparbietà e la determinazione. I momenti di scoramento sono frequenti, ma bisogna perseverare se si crede nel proprio progetto.